
Non è la festa innocente che potrebbe sembrare, non coincide neanche con un rito propiziatorio e apotropaico che tende a scacciare gli spiriti maligni e a proteggere le messi in agricoltura.
Dietro l’usanza importata di Halloween, oltre al dolcetto o scherzetto che già di per sé è diseducativo e fuorviante, si nascondono ben altri risvolti inquietanti. Ma perché i bambini devono essere spinti a vestirsi da mostri e a gettare uova marce e mortaretti all’indirizzo di chi non li accoglie? Le paure dell’infanzia si metabolizzano e si esorcizzano in ben altro modo.
La Chiesa Cattolica ammonisce che Halloween coincide con la notte delle streghe e con l’evocazione degli spiriti dei morti. Comunque la si pensi non si puó banalizzare qualcosa che non si conosce a fondo che rischia di sconfinare in forme di esoterismo difficilmente controllabili. Cerchiamo di prendere il meglio e non sempre il peggio dai Paesi e dalle culture estere.
Non pecchiamo di ignoranza che è non conoscenza delle cose e dei contesti.
In un clima di consumismo imperante e di neopaganesimo, rischiamo di cadere tutti in un inganno che va ben oltre le zucche. Per proteggere le messi, noi a Ginosa abbiamo la Madonna D’attoli, con una bellissima chiesa di campagna.
Se non vogliamo scomodare la fede, se non crediamo in Dio, cosa di cui siamo liberissimi, almeno usiamo la ragione e non lasciamoci abbindolare.
Se i nostri ragazzi, provenienti anche da famiglie cristiane, nel ribellismo di crescita, tipico della preadolescenza, ci chiedono con insistenza, di poter partecipare ad Halloween, tanto lo fanno tutti, perché io non dovrei farlo? Noi proviamo a rispondere loro semplicemente: « Non farlo perché tu puoi distinguerti dagli altri E perché è profondamente stupido».
Michele Pacciano
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