Preoccupazione anche nelle aziende agricole e negli allevamenti di Ginosa e Laterza.
Coldiretti Puglia lancia l’allarme per i furti di animali, dagli agnelli alle pecore fino alle vacche, con stalle e campagne sotto assedio, un fenomeno che si allarga proprio a ridosso delle festività natalizie quando c’è un maggiore consumo sulle tavole di carne e agnello. E’ la denuncia di Coldiretti Puglia, in riferimento al furto ad Altamura di 39 vacche da un allevamento.
Si tratta – sottolinea la Coldiretti – solo dell’ultimo di una serie di episodi che stanno verificando in Puglia, con uno stato di allerta delle forze dell’ordine soprattutto per presidiare frantoi e aziende olivicole, dove è a pieno regime la campagna olivicola, ma ora cresce l’allerta anche negli allevamenti.
Le campagne sono in balia di gruppi della criminalità, delle agromafie che fanno il paio con le ecomafie, che non si fermano neppure davanti al momento di incertezza con la guerra e l’emergenza che sta arrecando gravi danni alle aziende agricole.
Ormai nelle campagne pugliesi le attività criminose sono legate alla “stagionalità” delle produzioni, con squadre ben organizzate tagliano i ceppi dell’uva da vino a marzo/aprile, rubano le ciliegie a maggio, l’uva da tavola da agosto ad ottobre, le mandorle a settembre, le olive da ottobre a dicembre, gli ortaggi tutto l’anno, ma preferiscono i carciofi brindisini e gli asparagi foggiani, dimostrando che alla base dei furti ci sono specifiche richieste di prodotti redditizi – aggiunge Coldiretti Puglia – perché molto apprezzati dai mercati.
I risultati dell’attività di contrasto confermano la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie ancora larghe della legislazione – conclude Coldiretti Puglia – con la riforma dei reati in materia agroalimentare perché l’innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali rendono ancora più pericolose le frodi agroalimentari che per questo vanno perseguite con un sistema punitivo più adeguato con l’approvazione delle proposte di riforma dei reati alimentari presentate da Giancarlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio Agromafie.
Bari, 4 dicembre 2023
Teresa De Petro
Federazione Regionale Coldiretti Puglia
Responsabile Comunicazione
Verso le 15 di ieri, i volontari della centrale operativa del Nucleo di intervento e tutela ambientale N. I. T. A. Era mbiente, di Marina di intervento Ginosa, ricevono una strana segnalazione: i residenti della zona di Torre Mattoni hanno sentito un uggiolare lamentoso e ripetuto, come una prolungata richiesta di aiuto, forse si tratta di un cane. Ma chi è all’apparecchio non sa da chi e da dove provenga il guaito dall’allarme.
Gli operatori, capitanati da Leonardo Galante, salgono sul fuoristrada dell’associazione e azionano immediatamente il drone. La bellissima zona di Torre mattoni è molto vasta, bisogna fare presto se si vuole salvare l’animale. Il drone Individua quasi subito una massa bianca. I volontari si avvicinano e si accorgono chi si tratta di un cane, probabilmente un randagio della zona. L’animale è incappato in una delle trappole di lacci e fili di ferro, che bracconieri e posizionano nei punti di passaggio obbligatorio dei cinghiali, anche in prossimità dei canali di bonifica, per poterli catturare.
I branchi di animali selvatici, specie di cinghiali, causano inconsapevolmente gravi danni all’agricoltura e pur non essendo aggressivi, finiscono per costituire un pericolo anche per gli esseri umani.
«Ancora non è stata approntata un’adeguata strategia di intervento. Qualche volta a subire conseguenze di iniziative isolate e non controllate, sono anche altri animali indifesi come questo cane bianco – rilevano a caldo gli operatori ambientali – Per fortuna siamo arrivati in tempo a salvarlo». Appena liberato l’animale è fuggito nell’erba alta, molto impaurito, forse ringraziando in cuor suo la buona sorte.
Michele Pacciano
La polizia locale di Ginosa avverte che a seguito di lavori sulla rete idrica, verrà interrotta l’erogazione di acqua in alcune vie di Ginosa Marina dalle ore 9 alle ore 17:00 di Giovedì 9 novembre 2023. Il tratto interessato dall’interruzione é quello compreso tra viale Jonio, via Deledda e viale Italia.
Il No al progetto del nuovo termovalorizzatore a Ginosa vede in prima linea il M5S. Il capogruppo in consiglio regionale Marco Galante prenderà parte domani venerdì 20 ottobre alle 18:30 all’assemblea pubblica nel teatro Alcanices in cui gli esponenti del M5S a tutti i livelli ribadiranno le ragioni del No.
Parteciperanno il vicepresidente del M5S, il senatore Mario Turco, il coordinatore regionale Leonardo Donno, il coordinatore provinciale Francesco Nevoli e il sindaco Vito Parisi.
“Su questo tema bisogna mantenere alta l’attenzione – dichiara Galante – e persistere nell’ informare i cittadini. In seguito all’incontro con l’assessora Maraschio ho continuato a chiedere aggiornamenti all’assesorato sulla richiesta di modifica del PAUR presentata il 2 ottobre da Ecologistic e oggi gli uffici mi hanno informato che il procedimento è di competenza nazionale, quindi ora la questione passa ai ministeri competenti. Alla Regione spetta invece il compito di dare il proprio parere in sede di conferenza di servizi, in cui si esprimeranno anche il Comune e gli altri Enti coinvolti. Parliamo di un progetto calato dall’alto ed è in contrasto con l’idea di sviluppo sostenibile che stiamo portando avanti anche in Regione. Domani proseguiremo con la raccolta firme per la petizione NO Termovalorizzatore promossa dal Comitato e sarà l’occasione anche per un confronto sul salario minimo e per continuare a ribadire il No al riesame dell’AIA per l’ex Ilva”.
In un breve video diffuso sul web l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Laterza, Salvatore Colacicco, non nasconde la propria soddisfazione nell’annunciare che il Comune dell’apparizione Mariana ha vinto un bando di €109.000 per ripulire le strade di campagna e le cunette nell’ambito del contrasto al virus della xylella fastidiosa.
Un’attività pulizia e di prevenzione che interesserà complanari e arterie rurali.
Nello specifico i lavori cominceranno nel 2024 e riguarderanno nell’ordine
SC7 – Lamacupa
SC36- Lamasapia
SC13- via vecchia per Castellaneta
SC13 – Serra Lo Greco
SC6 – Insalata
Via Matera
Pista podistica dal centro abitato alla Pineta.
Il rifacimento stradale favorirà anche un’incentivazione del turismo rurale e del patrimonio enogastronomico e sapienziale legato alle masserie didattiche. «La politica e la cultura Green, possono e devono partire dal basso, ma necessitano di un’ampia visione e di un’attenta programmazione, conclude Colacicco, che guardi allo sviluppo integrato dei territori».
La galassia ambientalista e il WWF in primis, apprezzano l’esortazione apostolica di Papa Francesco sul cambiamento climatico.
È stata resta nota oggi l’Esortazione “Laudate Deum” di Papa Francesco, interamente dedicata al cambiamento climatico. Il WWF apprezza questo ulteriore atto di coraggio del Papa che, di fronte a una minaccia provocata dall’azione umana e in particolare dall’uso dei combustibili fossili, richiama con forza le istituzioni multilaterali, i governi, le comunità e i singoli alle proprie responsabilità.
“L’esortazione di Papa Francesco ci riporta alla realtà del nostro tempo, ed è una voce che si alza con forza verso coloro che oggi detengono il potere e rischiano di essere ‘ricordati per la loro incapacità di agire quando era urgente e necessario farlo’ e, allo stesso tempo, un incitamento ai singoli, alle famiglie e alle comunità affinché aprano gli occhi e comincino ad agire- Lo dichiara il presidente del WWF Italia Luciano Di Tizio-. Papa Francesco conferma di aver ben chiara la centralità della cura della nostra ‘casa comune’ e si rivolge trasversalmente a tutti. La sua esortazione appare come una chiamata all’azione, dall’ambito globale – rendere efficace il multilateralismo – all’importanza di cambiare gli stili di vita dei singoli e delle famiglie, anche in termini quantitativi”. Aggiunge Di Tizio che conclude: “Il Papa si schiera nettamente a favore della transizione energetica ed ecologica, una transizione giusta, che può imprimere una svolta all’azione climatica e tutelare le persone”. ‘Dobbiamo superare la logica di apparire sensibili al problema e allo stesso tempo non avere il coraggio di fare cambiamenti sostanziali’, dice: questo è il cuore del problema oggi. Non è concepibile che questa chiamata cada nel vuoto: dalle risposte che arriveranno emergeranno i leader del futuro”.
Da Papa Francesco, infine, è venuto anche un riconoscimento del ruolo della società civile che ha aiutato e aiuta a ‘compensare le debolezze della Comunità internazionale, la sua mancanza di coordinamento in situazioni complesse, la sua carenza di attenzione rispetto a diritti umani’. Il sinodo non è un parlamento, ha precisato Il Santo Padre, è camminare insieme sulle vie del Signore.
La nostra diocesi di Castellaneta, molto ben rappresentata ai lavori sinodali.
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