Giovanni Gigante Ha 30 anni, il tempo della maturità, dove il futuro è un treno in corsa che ti passa accanto. Gianni spiattella tra i fornelli da quando era bambino, ha studiato con pazienza, fatica e dedizione, non si è risparmiato, seguendo i consigli e le ricette della Nonna Rosina, dai tempi della scuola alberghiera, Antonio Turi di Matera, ha innovato la tradizione contadina dei prodotti genuini della nostra terra, con un tocco di estrosa è moderna ed estrosa originalità, diventando uno chef affermato.
Dopo una serie di brillanti esperienze in Italia e all’estero, di cui l’ultima tra i sassi di Matera, ora si appresta a volare in Asia, nel ristorante stellato Michelin di una grande catena. Il ristorante italiano “Braci, inserito nel prestigioso Network dei Lido Group Restaurants, che si incunea come una gemma nel centro di Singapore, gli ha offerto un contratto a tempo indeterminato, con un ruolo importante, quello di Sous, chef, praticamente una specie di secondo ufficiale di macchina alle dirette dipendenze del capo cuoco in cucina.
Ora i sapori creati e meditati All’ombra dei muretti a secco, e della Gravina di Ginosa che parlano di transumanze, di Briganti,di signorotti, di contadini e di braccianti, con cicorie, fave bianche e scottone di manzo, infiorate da Fichi d’India e olio d’oliva, potranno deliziare i palati di ricchi uomini d’affari e uomini e donne del jet set internazionale, con un guizzo di Puglia nel cuore. Forse la vita frenetica dei grattacieli, si fermerà un attimo, ad assaporare, il gusto ritrovato di un’antica lentezza, dove vivono i sogni. In bocca al lupo Gianni!
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