In Italia ci sono venticinquemila chilometri di costa, settemilacinquecento sono di spiagge. Le imprese balneari sono centocinquantamila. E proprio le concessioni saranno al centro di un provvedimento che dovrebbe uscire dal Consiglio dei ministri previsto nel pomeriggio.
La decisione più probabile è quella dello stop al regime di proroga, come stabilito dalla sentenza del Consiglio di Stato del 20 ottobre scorso. Dal 1 gennaio 2024 le concessioni balneari saranno messe a gara. Prevedendo investimenti per migliorare la qualità dei servizi – la condizione sine qua non per ottenere la concessione – e interventi ad hoc contro il “caro-ombrelloni'”, con prezzi più equi. La norma dovrebbe prevedere anche misure “paracadute” per i proprietari di piccoli lidi balneari e per chi ha mutui da sostenere per investimenti fatti di recente.
Concessioni già in regola: valide oltre il 2023
Diverso – secondo quanto filtra – per le concessioni rilasciate seguendo le procedure selettive (“l’avviso pubblico di evidenza pubblica”) nel rispetto delle regole Ue. Queste resteranno efficaci fino alla scadenza fissata, quindi anche oltre il 2023.
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