Il 18 luglio, in una domenica che si preannuncia assolata, forse anche più del necessario, quello che una volta si chiamava il popolo del centrosinistra, si ritroverà per scegliere il candidato di coalizione, da presentare come sindaco nelle elezioni amministrative di ottobre.
Sono tre i candidati, due dei quali espressi dal Partito Democratico, il dottor Paolo Costantino, medico, per due volte sindaco di Ginosa, espressione del Partito Democratico del Comune madre; e Antonio Pupino, già segretario del Pd di Marina di Ginosa, che afferma di rappresentare una candidatura controcorrente e di essere sceso in campo per riaffermare un’altra strada possibile, in alternativa a chi ha sancito il fallimento del centrosinistra a Ginosa negli ultimi 20 anni. L’outsider appare l’avvocato Carmen Carlucci, espressa dalla seconda componente della coalizione che fa capo al movimento Con Emiliano, che trova un punto di forza nel suo capogruppo in Consiglio regionale, Gianfranco Lopane. I rappresentanti di Italia viva e del Movimento Ambiente e lavoro, che pure hanno sottoscritto l’accordo di coalizione, non hanno presentato candidati alle primarie.
Ad una prima analisi del quadro politico la vittoria di Paolo Costantino potrebbe apparire scontata. Ma le primarie, sono soprattutto un test interno al centro-sinistra, per dare nuova linfa a chi appare ancora alla ricerca di una vera e propria identità politica. Secondo gli organizzatori, rappresentano una vera prova di democrazia e di politica partecipata, da contrapporre alla cosiddetta democrazia diretta dei populisti. Una competizione partita in sordina, sembra animarsi. Con i candidati che si vedono in giro e che serrano i ranghi delle rispettive squadre.
Ora resta da vedere se le primarie saranno davvero un test significativo. Quanta gente andrà a votare, Con quale animo e con quali prospettive?
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